Un altro tassello completato per l’Ucraina con la riconquista di Kherson, ma cosa si dice sui negoziati di pace con la Russia?
Ieri è stata annunciata ufficialmente la ritirata russa da Kherson. La bandiera ucraina è riapparsa al cenro della città e i cittadini esultano, ma ancora il raggiungimento di un accordo di pace sembra annebbiato all’orizzonte. La Russia si definisce predisposta a negoziare con l’Ucraina, ma Kiev fa richieste “inaccettabili” che rendono difficile la missione di pace.
Russia pronta per negoziare
Il ritiro delle truppe russe dalla città di Kherson è stato completato, anche se l’azione di resa ha lasciato dietro sé una scia di scheggiature e danneggiamenti. Tuttavia, adesso la Russia dichiara di essere pronta per negoziare con l’Ucraina, ma non sarà un’impresa facile perché dipenderà molto anche dagli Stati Uniti e l’Europa. A dichiararlo, Sergei Tsekov, membro del Comitato per gli affari internazionali del Consiglio della Federazione russa.
Tsekov dichiara all’agenzia Tass che i negoziati ci saranno, ma saranno “molto complicati”. Kiev ha chiesto che le vengano restituiti i territori perduti e che venga risarcita: “inaccettabile” per Mosca. Il senatore ricorda come è iniziata l’operazione militare speciale. “I temi della smilitarizzazione e della denazificazione non sono stati rimossi”, e Mosca non accetterà uno stato nazista ai confini.
Vittoria per Kherson, ma la guerra continua
Dopo la liberazione di Kherson intanto, gli ucraini festeggiano la loro “riconquista”, anche se dal Cremlino arrivano voci in quanto il territorio fa parte “della Federazione Russa, questo status è legalmente definito e fissato. Non ci sono e non possono esserci cambiamenti”.
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kouleba, dichiara durante un incontro con il premier australiano, Anthony Albanese, “Stiamo vincendo battaglie sul campo. Ma la guerra continua”. L’obiettivo comune è quello di raggiungere al più presto la pace, mettendo definitivamente fine al conflitto che si protrae ormai da otto mesi. “Ma finché la guerra continuerà e vedremo la Russia mobilitare altri coscritti e inviare altre armi in Ucraina, continueremo ovviamente a contare sul vostro continuo sostegno”, ha osservato Kouleba.
Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, afferma: “Sembra che gli ucraini abbiano ottenuto una vittoria straordinaria: l’unico capoluogo di regione che la Russia ha conquistato in questa guerra ora è tornato sotto la bandiera ucraina e ciò è davvero notevole”.